Matteo Politano è pronto a blindare il suo futuro in azzurro. L’esterno offensivo, pilastro della rosa di Antonio Conte, ha raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto fino al 30 giugno 2028. Manca solo l’ufficialità, ma la vulgata è unanime: il 32enne romano resterà a Napoli, la sua “seconda casa”, come l’ha definita lui stesso.
La trattativa, in corso da mesi, ha visto il coinvolgimento diretto del presidente Aurelio De Laurentiis, che durante il matrimonio dello stesso Politano lo scorso giugno, gli promise il prolungamento come “regalo di nozze”. Un gesto che testimonia il profondo legame tra il giocatore e il club. Lo stipendio? Circa 3,5 milioni di euro netti a stagione, con un aumento graduale già previsto dal precedente accordo.
Politano non è solo un giocatore: è un simbolo di fedeltà e duttilità. Arrivato al Napoli nel 2020 dopo un addio burrascoso all’Inter di Conte (che ora lo ha riabbracciato), ha contribuito in modo decisivo ai successi azzurri, inclusi due Scudetti negli ultimi tre anni. Con il Napoli, in 325 apparizioni, ha realizzato 34 gol e fornito 35 assist, dimostrando costanza e qualità.
Sotto la guida del tecnico salentino, si è reinventato come tornante completo e le sue ultime prestazioni contro Sassuolo e Cagliari hanno convinto anche i più scettici: è l’ago della bilancia nello scacchiere tattico di Conte, che lo considera insostituibile per il suo spirito di sacrificio e la capacità di saltare l’uomo.
